
Russia: viaggio fotografico alla scoperta dei Nenets
Questa volta per scoprire nuove tradizioni ed esperienze di viaggio, ti porto in Russia in un viaggio fotografico, alla scoperta della vita dei Nenets nell’estremo Nord della Russia, dando voce alle emozioni della fotografa Yuliya Vassilyeva.
Sotto il cielo Artico, negli Nord della Russia vive un popolo nomade che ha fatto della selvaggia ed estrema natura la loro casa.

Fotografa e videomaker per passione e da più dieci anni per professione, Yuliya gira il mondo alla scoperta di paesaggi estremi come l’Oceano Artico, il Lago Baikal, il Mar Bianco, la Siberia e più a Sud in Kamchaka e Bolivia.
Le sue sono esperienze di viaggio e di vita, non solo a contatto con la natura più vera ma anche con l’umanità e l’unicità di popoli e tradizioni.
Non sono mai stata fisicamente in viaggio con Yuliya ma mentre mi raccontava le sue esperienze e mi parlava del viaggio fotografico in Russia, negli Urali Polari alla scoperta dei Nenets, mi sembrava di sentire tutto il calore del freddo polare, la meraviglia dell’aurora boreale e della tundra.
Come arrivare dai Nenets
Questo è un reportage e viaggio fotografico in Russia molto particolare, adatto a chi vuole scoprire popolazioni e luoghi lontani, differenti. Quindi preparati per un’avventura tra i ghiacci con la motoslitta, perché con quella si arriva dai Nenets.

Con l’aereo si arriva fino a Mosca e da qui con un volo interno fino a Salekhard, il capoluogo del circondario autonomo Jamalo-Nenec situato in Russia. La cittadina si trova esattamente sul circolo polare artico, nell’estremo Nord della Russia e fu fondata dai cosacchi.
Da qui il tour fotografico di Yuliya, dopo una sosta di un giorno a Salekhard, prosegue per 2 ore con motoslitte fino a raggiungere i campi Chum (accampamenti) dei Nenets.
Chi sono i Nenets

I Nenets son una comunità di circa 45000 persone che vive in Russia, in Siberia precisamente tra gli Urali Polari e la penisola di Taimyr. Conducono una vita semi-nomade in una terra aspra e difficile ma con estrema gioia e dignità di vita. Infatti Nenets in russo significa “persona vera”.
Sono una popolazione indigena, con tratti e sembianze dei mongoli. Parlano la lingua Nenets, appartenente al ramo samoiedo, della famiglia linguistica uralica con due dialetti principali, Forest Nenets e Tundra Nenet. Inoltre parlano un po’ di russo.
Sono molto tranquilli e cordiali, vivono in simbiosi con la natura e conoscono ogni palmo della Tundra.
Come vivono i Nenets
I Nenets sono allevatori di renne. La renna è tutto per loro.
Le varie famiglie che formano i piccoli villaggi, possono possedere anche mille o duemila renne ciascuna. Alcuni lavorano per lo stato, altri in autonomia.

Si cibano con le renne, vendono le pelli e le utilizzano per scaldarsi e per creare la copertura delle tende dove vivono.
La bellezza e la forza di questo popolo sta nella profonda conoscenza del territorio e delle risorse della natura.
Essendo un popolo nomade si spostano e durante l’estate arrivano fino al mare di Kara.
Per arrivare lì attraversano dei fiumi e fanno il cammino per la tundra dove non ci sono alberi e pochissimi centri abitati.

Qui però trovano sostentamento con le bacche, funghi e licheni così preziosi per il nutrimento delle renne. In inverno scendono al sud, perché la neve in montagna è più sottile e le renne possono scavare e trovarli più facilmente.
Yuliya racconta che conoscono e riconoscono ogni singola renna del proprio allevamento e sanno ritrovarla se si perde o scappa.
La vita dei Nenets nella tundra artica
La vita dei Nenets nel nord della Russia non è facile.
I Nenets si svegliano presto e lavorano instancabilmente, gli uomini nella preparazione delle mandrie, nel taglio della carne e in altre attività, la donna nella cura della famiglia.

Il tempo è scandito dal lavoro, dai ritmi della natura.
I Nenets sono un popolo che vive fuori dal mondo come lo intendiamo noi occidentali, civilizzato. Qui non arrivano i giornali e non esiste Internet ma sono un popolo molto felice perché libero. Non basta un viaggio per scoprire la bellezza dei Nenets.
Alcuni vivono più vicino ad alcuni centri abitati, mentre altri vivono nel mezzo della tundra e spesso anche gli spostamenti per emergenze sono più difficoltosi.
Possiedono dei telefoni e con quelli possono chiamare l’elicottero in caso di estremo bisogno come per i parti.
Eppure sono di un’umanità e cordialità infinita. Sono molto organizzati e felici di vivere di quanto la natura, anche in una terra così dura, offre.
Qui le temperature sono estreme tutto l’anno e arrivano anche a -50°C, e l’estate artica dura molto poco. Sono talmente adattati all’ambiente che possono lavorare anche a -25 gradi sotto lo zero a mani nude.
I cani sono la vera sorpresa, sono addestrati per fare da guardia e per aiutare nelle varie attività. Dormono all’esterno anche con -30°C/-40°C!
La famiglia Nenets

Durante il viaggio di reportage fotografico, Yuliya ha vissuto insieme a loro per poter scoprire di più sui Nenets.
Le famiglie sono organizzate in piccoli accampamenti di 2-3 nuclei di solito e la loro casa sono i Chum, accampamenti di tende supportate da circa 40 bastoni di legno ricoperti dalle 70 alle 140 pellicce di renna.
Il fulcro di tutto è la famiglia, la ricchezza non esiste, se non nel metro di quante pellicce ha una donna per coprirsi oppure quanta carne possono accumulare o che possono usare per riparare la loro casa dalle tempeste di neve.
Si sposano prima dei 20 anni e donne e uomini si dividono i lavori da svolgere dentro e fuori il chum.
La loro vita e sobria ma con valori e ricca di tradizioni. Solitamente non bevono e sono battisti di credo.
La donna gestisce il Chum e prepara i pasti anche 4-5 volte al giorno mentre si occupa di mantenere al caldo i bambini e se può aiuta anche gli uomini nei lavori esterni come il taglio della carne.
Il Chum è il punto vitale dove ci si scalda grazie alle stufe e dove c’è luce grazie alle lampade al cherosene e ad un generatore.
Di notte vedere la tenda illuminata circondati dal cielo polare stellato, sotto l’aurora boreale è veramente speciale e unico.

I bambini Nenets
I bambini Nenets sono la vera meraviglia di queste famiglie, crescono in libertà, partecipano già da piccoli alle attività della comunità, vanno a messa con la famiglia e giocano con i cani, nel ghiaccio e nella neve come qualsiasi bambino del mondo.

A 7 anni vengono mandati a scuola in città ma spesso, racconta Yuliya, sentono molto la mancanza della vita nella tundra.
Nei loro occhi luminosi, nel loro sorriso e nelle loro paffute guance rosse si rispecchiano tutti i colori della natura a cui appartengono.
La scuola è una scuola per Nenets e spesso le famiglie sono aiutate economicamente dallo stato per la frequenza per preservare la particolarità della loro etnia.
Quando arrivano dei viaggiatori, soprattutto fotografi o reporter di viaggio, ascoltano con cordiale interesse le novità del mondo ma non ne vengono travolti.

La nostra sete di viaggi e di scoperta di posti nuovi per loro è interessante ma sconosciuta.
Tradizioni e costumi dei Nenets
Nonostante la vita qui sia impegnativa, non mancano i rituali sociali come partecipare alla messa oppure partecipare al Festival delle Renne.
La manifestazione è l’evento folcloristico più importante della tundra e si svolge una volta l’anno da fine Marzo ad Aprile.

Il popolo Nenets si sfida con altri popoli e tribù con varie competizioni di forza e agilità fino all’entusiasmante corsa con le renne.
In questo periodo le donne indossano degli abiti tradizionali da festa molto colorati e fatti di pelliccia, di perline e materiale di metallo. L’abito più bello viene premiato, come il vincitore delle competizioni.
Normalmente nella vita quotidiana le donne hanno un altro abito, ma sempre cuciti a mano dalle donne.
Non ti racconto tutto di questo particolare popolo, perché voglio lasciare un po’ di curiosità, se deciderai di provare un’esperienza di viaggio per scoprire di più sui Nenets.
Posso dirti però che anche i Nenets sognano un po’ guardando il cielo. La tradizione dice che se si fischia, l’aurora boreale dura di più.

Le emozioni di un viaggio nell’artico
Yuliya ha conosciuto i Nenets per la prima volta nel 2018 e da quel momento è tornata altre volte a visitarli.
Se le chiedo cosa ha provato a vivere 5-6 giorni in quelle terre, a contatto con i Nenets, le brillano gli occhi e dice che non sembra vero. Sembra di stare sul set di un film e invece per loro è la vita quotidiana come può essere per noi andare al lavoro con l’auto.
Durante questi pochi m a intensi giorni di viaggio per scoprire il popolo Nenets, nonostante le difficoltà date dalle temperature, dal bagno all’esterno a poter lavarsi solo con la neve sciolta dalle donne Nenets, si è sentita in pace.
Li si vive senza stress e senza ansie assorbiti dalla cura della propria esistenza.
Yuliya è pronta per partire per altre meravigliose esperienze di viaggio nell’artico gli accampamenti dei Nenets e a Yamal per provare di nuovo queste emozioni e la gioia di vivere un’esperienza umana indimenticabile.
Se ti piacciono i paesi freddi e sei affascinata dai viaggi fotografici leggi anche Churchill, Canada La patria degli orsi polari
Se ancora non mi conosci io sono Maria Travel Blogger e Travel Designer
Mi piace raccontare esperienze di viaggio e crearne su misura per me e per gli altri. Come in questo articolo, a volte do voce ad altri viaggiatori.


3 Comments
Keep Calm & Drink Coffee
Un viaggio nello spazio ma anche nel tempo.
Un viaggio nel freddo eppure nei colori.
Un viaggio tra Persone Vere che con i loro sorrisi possono sciogliere il ghiaccio.
GRAZIE.
Meraviglioso!
mariaviaggia
Infatti davvero! Anche se non ci sono stata grazie al reportage di viaggio di YUliya ho sentito il calore della semplicità di questi popoli.
Manish Ambaliya
Amazing! I know nothing about traveling all over the country, what a wonderful looking place to explore.
Visit website: “https://www.ridetransferdirect.com/”.